Chi è e cosa fa il Chirurgo Vascolare?

shutterstock_90266317_1Chi è e cosa fa il Chirurgo Vascolare? Quali differenze rispetto all’Angiologo o al Flebologo?

La risposta può essere insieme semplice e complessa.

Brevemente, l’Angiologo si occupa di tutte le patologie mediche che riguardano la circolazione del sangue e sistema linfatico, e prescrive solo terapie farmacologiche oppure suggerisce il trattamento chirurgico senza però eseguirlo.

Il Flebologo invece si occupa della terapia chirurgica venosa e all’occorrenza la esegue, frequentemente ha una Specializzazione diversa, magari in Chirurgia Generale, ed ha ottenuto la qualifica dopo aver eseguito un Master o un Corso qualificante.

Il Chirurgo Vascolare racchiude la branca dell’Angiologia e Flebologia. In pratica è in grado di eseguire il trattamento chirurgico, arterioso o venoso che sia, oltre che eventualmente prescrivere la terapia medica. In pratica può offrire opzioni mediche, chirurgiche o entrambe.

In tutti i casi la base dello Specialista sta nell’eseguire la corretta Diagnosi per poi orientarsi verso la Terapia più indicata.

Perché queste distinzioni? 

Di solito il Paziente che cerca il medico “Angiologo” talvolta è perplesso nell’imbattersi in uno Specialista differente, magari un Chirurgo Vascolare che ha le stesse competenze con l’aggiunta dell’esperienza chirurgica.

L’angiologia ricopre un ruolo inteso come “studio delle malattie della circolazione” che in realtà assume, sotto questo profilo, una veste piuttosto riduttiva.

L’angiologia ha in realtà una sua precisa collocazione nella medicina pratica in quanto si può inserire nelle patologie sistemiche di ogni organo e sistema, in pratica in tutto il corpo. L’importante è riconoscerlo, capirlo ed eventualmente trattarlo se necessario.

Attualmente la visione generale è rivolta prevalentemente alla parte diagnostica strumentale, gli Eco-Doppler ne sono l’esempio più lampante, senza considerare, per esempio, che questi esami non sono “l’angiologia” bensì solo una parte di essa.

L’ecoDoppler è un esame ma non è una visita specialistica angiologica. Talvolta il Medico che esegue l’esame non è nemmeno uno specialista angiologo.

L’angiologia studia la circolazione partendo dal microcircolo, arterioso e venoso, per arrivare allo studio e alla terapia dei grossi vasi ed in questo caso confluisce anche nella Chirurgia Vascolare.

L’ angiologia si interseca anche ad altre, quali le patologie cardiovascolari, le coagulopatie, il diabete, l’ipertensione ma anche le discipline chirurgiche non vascolari quali l’ortopedia o la neurochirurgia piuttosto che alla radiologia interventistica.

E’ forse opportuno conferire un aspetto di modernità all’angiologia intesa con un ruolo sia di diagnostica e non solo nel senso ultrasonografico ed ecografico ma anche di prevenzione, basti solo pensare alle trombosi venose profonde e di terapia come per esempio delle ulcere piuttosto che delle piaghe da decubito, in questo caso il termine più appropriato è Vulnologia.

Ultimi esempi sono il campo dello studio venoso, oltre arteriosi (TSA) dei tronchi sovra aortici ed intracranici oppure del circolo del labirinto che allargano gli orizzonti in otorinolaringoiatria, in neurologia e alla ricerca nella sclerosi multipla o di altre patologie progressive.